È con sentenza dello scorso 28 ottobre 2019, n. 1968 che il Tribunale di Avellino si è pronunciato in materia di nullità della clausola che, in un contratto di finanziamento,va ad escludere la spettanza di rimborsi in caso di estinzione anticipata.
Per la giurisprudenza non è certo cosa nuova che in un contratto del genere vengano inserite clausole in qualche modo da considerare come vessatorie, tali potendosi intendere quelle che vanno a generare o fortificare una situazione di squilibrio tra le parti; parti che, in questo caso, si collocano già notoriamente su un piano di evidente difformità di potere contrattuale.
La ratio sottesa alla decisione
La decisione presa dal giudice avellinese trova fondamento in un apprezzabile ragionamento ermeneutico che ruota tutto intorno al carattere imperativo della norma di cui all’art. 125 sexies del Testo Unico Bancario.
La norma sopracitata prevede che in caso di estinzione anticipata del finanziamento il consumatore abbia diritto ad una riduzione del costo totale del credito pari, per la precisione, all’importo degli interessi e dei costi dovuti per la parte residua del contratto.
Alla luce di tale presa di posizione, le parti non potrebbero avere alcun potere dispositivo e qualsiasi eventuale pattuizione contraria deve intendersi, senza mezzi termini, nulla.
Art. 125 sexies del Testo Unico Bancario e diritti del consumatore
La menzionata disposizione di legge prevede che il consumatore possa rimborsare anticipatamente, in qualsiasi momento, nella quantità preferita, l’importo dovuto al creditore.
In conseguenza di ciò il consumatore ha diritto a una riduzione del costo totale del credito, pari, come già sopra chiarito, all’importo degli interessi e dei costi dovuti per la vigenza e fino alla fine del contratto. In caso di rimborso anticipato, il finanziatore ha diritto ad un indennizzo e i casi in cui ciò non può aver luogo sono stabiliti sempre dal disposto normativo.
Si tratta di una tutela che la legge offre al consumatore al fine di preservare la sua libertà contrattuale.
Non è raro, purtroppo, che il Testo Unico Bancario venga di fatto eluso dagli istituti di credito con l’effetto di privare molti consumatori disinformati dei rimborsi che spetterebbero loro dopo la loro estinzione anticipata.
Ecco perché è buona norma affidarsi ai professionisti del settore per richiedere il rimborso delle somme pagate in eccesso, una volta rivisto il contratto e le modalità con cui è stato estinto.
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